“mi faceva suo richordo tutto. 30 anni senza Ghizzardi. 30 anni di Ghizzardi”. La mostra a Boretto dal 29.10 all’8.12.2016

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mi faceva suo richordo tutto.
30 anni senza Ghizzardi. 30 anni di Ghizzardi

a cura di Prospettiva 16

29 ottobre – 8 dicembre 2016
Opening 29 ottobre 2016, ore 17.00
Spazio Arte Prospettiva 16, Boretto

mostra visitabile nei fine settimana di novembre, fino all’8 dicembre
sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00

Il 7 dicembre 1986 si spegneva a Boretto il pittore e scrittore Pietro Ghizzardi: naif, irregolare, artista senza necessità di ulteriori attributi, tra i più originali del Novecento.
Alcuni giorni dopo si svolgevano le sue esequie; il feretro veniva trasportato al cimitero del paese su un carro agricolo trainato da un cavallo, in ottemperanza alle sue volontà, espresse e reiterato nella sua autobiografia “Mi richordo anchora” (Einaudi, 1976):

Trent’anni dopo, Boretto, il paese d’adozione dell’artista, dove egli si trasferì negli anni ’30 con la famiglia, molto prima di venire riconosciuto come pittore e autore, rende omaggio a Pietro Ghizzardi con la mostra intitolata “mi faceva suo richordo tutto. 30 anni senza Ghizzardi. 30 anni di Ghizzardi”, realizzata attraverso la collaborazione tra la Casa Museo Pietro Ghizzardi, l’Associazione Prospettiva 16 ed il Comune di Boretto.

La mostra si terrà presso lo Spazio Arte Prospettiva 16 di Boretto dal 29 ottobre 2016 all’8 dicembre 2016, e presenta un itinerario antologico che attraversa, nelle 28 opere esposte, tra le quali una decina di inediti pittorici, tutta la produzione di Ghizzardi dagli anni ’50 agli anni ’80.

Le opere in mostra sono in gran parte prestiti della Casa Museo “Pietro Ghizzardi”.
L’esposizione inaugura sabato 29 ottobre 2016 alle ore 17.00 con una presentazione a cura di Valter Rosa, docente di Storia dell’Arte Moderna all’Accademia di Brera di Milano e gli interventi del sindaco di Boretto Massimo Gazza e di Lucia Ghizzardi.

Oltre a rappresentare un tributo ed una celebrazione dell’artista da parte della cittadinanza borettese, la mostra vuole approfondire la riflessione critica intorno all’opera di Ghizzardi, sancendo la definitiva liceità della sua inserzione nell’arte contemporanea. Valter Rosa, nel contributo critico che apre il catalogo dell’esibizione, con il significativo titolo “Una via d’uscita. Pietro Ghizzardi, la pittura-impronta e il filo della scrittura”, addotta un approccio di grande interesse all’opera ghizzardiana, leggendola attraverso la filigrana dell’autobiografia “Mi richordo anchora”, cogliendo nella necessità espressiva insopprimibile di Ghizzardi la radice profonda del suo operato, fugando pregiudizi e preconcetti, e ravvisando in essa la condizione necessaria e sufficiente per definire la sua pittura arte.

La mostra, visitabile gratuitamente nei fine settimana di novembre e fino all’8 dicembre compreso, rappresenta l’atto iniziale di una serie di eventi commemorativi di Pietro Ghizzardi, che si snodano tra novembre e dicembre.

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