Murales
Pietro Ghizzardi ha eseguiti importanti cicli di dipinti murali a cui è stata dedicata una sezione specifica ed approfondita.
La pratica del murales ha costellato la produzione dell’artista fin dagli albori della sua carriera, al punto che a questa passione per il disegno sul muro dedica un piccolo spazio anche nell’autobiografia Mi richordo anchora:
” e poi avevo lezercitassione della pittura fatta sopra dei chartoncini e poi avevo la passione di dipigere sopra i muri delle chaze sopra i ponti della bonificha.”
Opere murarie, oggi perdute, che testimoniano l’inclinazione a esprimersi su grandi superfici da prima degli anni ’60, sono riprodotte nel documentario di Michele Gandin Ghizzardi pittore-contadino (1965).
Nel 1969 Pietro Ghizzardi affresca la casa di Fauzia Falugi, Villa Soliani – Pini a Boretto, realizzando un ciclo di affreschi a tempera sorprendente, distribuito su due piani, a cui riviste quali Vogue e FMR dedicheranno negli anni successivi un ampi reportages.
I murales tornano a rivestire un ruolo centrale anche nella produzione degli anni ’80: Ghizzardi affresca, assieme ad altri naif, una parete esterna del cinema di Viadana (MN), Casa Morelli a Parma ed un imponente Mosé nella propria abitazione di Boretto, l’attuale Casa Museo Al Belvedere “Pietro Ghizzardi”.