La Casa Museo Pietro Ghizzardi è tra le 52 strutture riconosciute con il marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” dal Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna.
Con la Delibera n. 283 del 28 febbraio 2023 la Regione Emilia-Romagna ha portato a termine la prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione del marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”, dando applicazione alla Legge regionale 10 febbraio 2022, n. 2: “Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia, della cultura, delle arti, della politica, della scienza e della spiritualità”.
Con 52 domande accolte su 64 pervenute la Regione Emilia-Romagna ha concluso la prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione del marchio.
Le 52 strutture riconosciute con il marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” (81% delle domande pervenute) fanno riferimento a 9 famiglie e 55 personaggi, dei quali:
- 18 sono artisti (tra loro: Gino Covili, Angelo Davoli, Pietro Ghizzardi, Cesare Leonardi, Giorgio Morandi, Guerrino Tramonti, Wolfango, Carlo Zauli);
- 14 personaggi storici (tra loro: Francesco Baracca, Ugo Boncompagni / papa Gregorio XIII, Alcide Cervi e i suoi figli, Giuseppe Garibaldi, Aurelio Saffi);
- 8 letterati (Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Giosue Carducci, Tonino Guerra, Marino Moretti, Giovanni Pascoli, Renato Serra);
- 5 musicisti e cantanti (Secondo Casadei, Luciano Pavarotti, Gioacchino Rossini, Arturo Toscanini, Giuseppe Verdi);
- 4 scienziati e inventori (Raffaele Bendandi, Cesare Maltoni, Guglielmo Marconi, Cesare Mattei);
- 3 cineasti (Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Mario Lanfranchi);
- 3 collezionisti (Luigi Magnani Rocca, Luigi Parmeggiani, Renzo Savini).
Le percentuali riferite alle province di appartenenza vedono in testa Bologna (33%), seguita da Ravenna (19%), Forlì-Cesena e Parma (13% ciascuna), Reggio Emilia (8%), Modena (6%), Ferrara e Rimini (4% ciascuna).
Siamo orgogliose di questo riconoscimento, che certifica il percorso svolto a partire dall’istituzione della Casa Museo Ghizzardi nel 1992, e certe che questo traguardo, molto significativo per noi e per il lascito di Pietro Ghizzardi di cui ci prendiamo cura, sia “solo” il preludio a un nuovo percorso che si apre sulla valorizzazione della produzione artistica e letteraria dell’autore, sul territorio e non solo.
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