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Inediti Letterari

  • ora mi richordo anchora giugliétta e romèo in quei tempi lontani
  • il bambino di Viareggio rapito

in Pietro Ghizzardi. Inediti letterari 1954 – 1985

a cura di Giovanni Negri e Vittorio Erlindo
Renzo Pivetti Editore, Mirandola 1986

INEDITI LETTERARI


I due inediti letterari di Pietro Ghizzardi, pubblicati nel 1986 in un volume presentato in coppia con il catalogo della mostra Pietro Ghizzardi. Inediti artistici 1954 – 1985, a cura di Vittorio Erlindo, furono composti presumibilmente a molti anni di distanza l’uno dall’altro e sicuramente in un tempo lontano rispetto a quello della loro edizione.

Ghizzardi si cimenta in queste occasioni con la poesia: i due testi sono infatti in versi – irregolari, senza dubbio – e ricorre l’uso della rima baciata.

ora mi richordo anchora giugliétta e romèo in quei tempi lontani è una rilettura della tragedia shakespeariana, conosciuta attraverso racconti popolari, in cui l’autore rivendica il diritto degli sfortunati innamorati ad amarsi, nonostante l’acrimonia che ne oppone le casate. I Capuleti ed i Montecchi vengono paragonati così ai democristiani e ai comunisti che si fronteggiavano sulla scena politica di quegli anni.

il bambino di Viareggio rapito, componimento più breve e intriso di umana pietà, reinterpreta un caso di cronaca nera che suggestionò molto Pietro Ghizzardi – e larga parte dell’opinione pubblica italiana – ovvero il sequestro e l’omicidio, nel 1969, del piccolo Ermanno Lavorini. Ghizzardi si rivolge in quest’ode ai rapitori invocandone la clemenza ed invitandoli senza mezzi termini a restituire il ragazzino alla famiglia, immaginando l’infanzia serena del bambino prima del rapimento e l’angoscia dei genitori nel saperlo perduto ed esposto ai pericoli del mondo.

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