Un inedito letterario di Pietro Ghizzardi su La Foresta 1.2023

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«”it looks like writing, but we can’t quite read it”, scrive Tim Gaze, l’artista pioniere della scrittura asemantica, e potremmo affermarlo anche per questo libro che ci illude di poter essere letto.»

Queste sono le parole con cui la linguista Sara Sorrentino ci introduce alla trascrizione delle prime pagine dell’inedito “il mio libro universale” di Pietro Ghizzardi, in anteprima con la riproduzione anastatica di due pagine del manoscritto, conservato presso la Casa Museo Pietro Ghizzardi, sul nuovo numero della rivista d’arte La Foresta (ed. Nuova Editrice Berti).

Nei sei “libri universali”, compilati a metà degli anni ’80, Ghizzardi alterna una pagina scritta ad una illustrata, riproducendo prevalentemente animali e soggetti umani immersi nella natura. In una lingua ripetitiva e sincopata, in cui la trasmissione del significato non è il primario interesse dell’autore, tesse il suo canto quasi sciamanico, attraverso il quale tenta di allontanare la morte.

La rivista è stata presentata il 15 aprile a Spazio C21 a Reggio Emilia e nei prossimi mesi seguiranno altre presentazioni a Roma e Milano; è acquistabile online sul sito laforesta.art.

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